sabato 23 luglio 2011

Jack and Amy

Mentre guido verso Capannelle sento alla radio che è morta Amy Winehouse.
A 27 anni. 
Come Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison e Kurt Cobain.
Cazzo di shock. Ho sbagliato strada due volte.
Penso: chissà se i miei figli, se mai ne avrò, avranno la concezione della Winehouse come io e quelli della mia generazione l'abbiamo di Janis Joplin?

Intanto, con difficoltà, sono anche riuscita a parcheggiare e a trovare il biglietto al botteghino. Devo scrollarmi di dosso questo velo di ansia che mi ha messo sta notizia. Chiamo Francesca, la avviso della cosa e anche lei ci rimane malissimo. Mi scuso per averle incrinato il sabato. Meglio ascoltare l'ukulele stasera.

ore 20:45 Kaki King apre con Life Being What It Is. La sento da lontano e con Nico in divisa verde corriamo. Poi fa una serie di peripezie muscali indescrivibili. Dura troppo poco.



Pausa per sistemare il palco.

...

E poi... eccolo! L'uomo della giuoia. L'uomo che ha fatto della sua vita un mondo di pace. L' uomo che parla di mare, spiagge, schimmiette, una casa di legno, un ukulele, un pancake (ma non è il Jovanotti  australiano!).

Quando qualcuno mi chiede "E tu che personaggio famoso vorresti essere?" io non rispondo Lady Gaga, ma Jack Johnson!!



"Bisogna Jackjohnsonizzarsi!".



Penso che dovrei regalare un pò di musica di Jack a Federica, che oggi ha pianto per la morte di Amy.

Nessun commento:

Posta un commento