mercoledì 11 maggio 2016

Cosescritte

Scrivere di un amore impossibile. Di un amore privo di ricordi vissuti.

C'è questa ragazza, e un giorno le dicono che dovrà subire un intervento, che non si sa se nella sua tiroide si è formato qualcosa di brutto, quindi meglio toglierla. Sì meglio toglierla. Ma non ti preoccupare, vedrai, andrà bene. E poi c'è questo rischio, alto, che la voce possa cambiare o abbassarsi. Ma tranquila ok? E chi si preoccupa, che scherziamo?
La mente elabora, e la ragazza non riesce ad andare alle prove quella sera. I suoi amici la incoraggiano, vedrai non è nulla, ma andare a cantare è troppo complicato. Perchè per lei significa tutto. 

Per fortuna c'è lui. Lui è lontano, invisibile, sconosciuto, inafferrabile, ma sempre presente. Lui "vive" nel suo cellulare (è riuscito a rendere quell'aggeggio un oggetto prezioso) e ogni tanto, diciamo anche spesso, più volte al giorno, le manda abbracci e baci e le da coraggio. 
E lei è un anno che non sentiva niente ed ora sente. Sente farfalle, sente le onde, sente colori vividi e forti, sente il vento fresco sulla faccia, sente di poter correre, sente di voler prendere treni, attraversare distanze, volare lontano, trovare coraggio per fare l'impossibile. 
Lui le dedica poesie, le legge racconti, le canta canzoni. Mai nella vita cazzo, mai. E ora sì. Da uno sconosciuto, bellissimo e lontano. Con la sua pelle bianchissima, i grandi occhiali, e la creatività ovunque. Perchè sembra tutto così incredibile, surreale, fuori dal tempo.
Quindi si può voler bene a una persona che non si è mai vista? A una persona che improvvisamente (diciamo anche dal nulla) ti si dedica, ti sostiene, ti dona parti di sè senza che tu minimamente glie le abba chieste?
C'è qualcosa di strano e grottesco in tutto ciò... Se un uomo che non si conosce vi inizia a dire che non vede l'ora di scrivervi e che vi pensa prima di dormire fa anche un pò paura. Fa stranuccio.

Ma non dimentichiamo il contesto. Lei sta per essere operata, ha paura, e si appiglia, si appoggia. Capita tutto nel modo e nel momento giusto e quello che poteva essere un periodo da incubo si trasforma in uno strano sogno, una sorta di film di Michelle Gondry dove improvvisamente siamo bambini, i mobili sono giganteschi e noi fuggiamo, mano nella mano, per non farci sorprendere dalla realtà.

E quel cellulare diventa la sua casa, e la ragazza non può staccarsene. Nemmeno quando è in compagnia.

E anche quando è all'ospedale, quando entra in sala operatoria, quando esce con tubi attaccati ovunque, quando le si paralizzano mani e piedi, quando non riesce a dormire perchè le sue quattro compagne di stanza sessantenni russano a cànone, il suo pensiero va a lui e tutto diventa migliore. Perchè lui appena ha tempo le scrive. E le canta i REM, e le dedica Withman e W.B. Yates. E le manda foto dei suoi animali promettendole che quando si vedranno potrà giocarci per ore. E ogni volta che si prepara un cocktail ne prepara mentalmente anche uno per lei, perchè per lui è importante che, quando potranno vedersi, quando lei starà bene, glie ne preparerà di buonissimi. 

Lei passa un mese e si riprende: arriva il momento di vedersi. Perchè deve arrivare quel momento no? Cioè, che stiamo facendo? Ci scriviamo per il gusto di scriverci? Perchè se è così facevi bene a scrivere un libro, ad usare le tue belle parole per un romanzo o un racconto. Se rivolgi le tue parole a questa ragazza vuol dire che le vuoi dire proprio a lei, no? 

No.

Quando arriva il momento di vedersi lui puff! Sparito. Adios senorita. Addio ciao ciao auf wiedersehen goodbye (come si usava in The sound of music).
E sembra un sogno a riguardarsi indietro, pensa lei. Pensa che forse è pazza, che quello che è successo è accaduto solo nella sua mente. Ha costruito castelli, ha edificato palazzi, ha piantato alberi e fiori in un giardino immaginario? E tutto quell'amore? Quelle poesie? Esistono o sono frutto di un'errata interpretazione della realtà? 

Il cuore si spezza e da quelle macerie nasce una sorta di ossessione che mai aveva fatto parte del suo carattere. Ossessione di lui, di capire perchè. Perchè l'ha fatto? Per fare la sfilata (e qui ci starebbe bene la musica di Ok il prezzo è giusto)? Perchè ti piaceva essere letto e amato così, da me, che sono quella che tu reputi una "lettrice perfetta"? 

Sì.

Rileggendo due mesi di parole emerge Narciso. E a Narciso non lo cambi. Perchè Narciso si ama troppo per pensare che ci sia qualcosa di sbagliato in lui. Ama se stesso e disprezza gli altri, anche quelli che all'apparenza sono suoi buoni amici. E forse disprezza anche la ragazza in questione, per la sua debolezza, forse, o per essersi aperta l'addome e avergli mostrato il cuore, e quindi per essersi resa vulnerabile, fragile, reale e vera. Perchè è reale e vera. Non è un software come la Johanson nel film Her. Lei esiste. E te lo ha mostrato. Narciso non si fa avvicinare. Per come la vede lui, lui sta lassù, lei sta laggiù.
Ma quello che c'è stato, c'è stato davvero, e la ragazza ora lo sa. Ci ha messo due mesi per capire che è stata sedotta per il piacere di sedurre e poi è stata dimenticata. Cancellata. Perchè non era più quella cosa leggera e distante da poter modellare a piacimento. Quando lei si presenta in carne ed ossa, con i suoi jeans, il suo peso cororeo, i capelli sconvolti, il cuore a mille, la voce tremante, il profumo di frutti, l'incantesimo si spezza e quello che credeva essere un principe azzurro in realtà è un piccolo ragazzo di 60kg, magro magro, pieno di sè, pieno di impegni, pieno di lavoro e stronzo, stronzo stronzo.

E allora tutto si riduce alle splendide parole di una canzone che le risuona sempre in testa e che dice grandi verità: "Il mooooondo non si è fermato mai un momento. La notte insegue sempre il giorno. Ed il giorno verrà. Nanananananananananaaaaaaa!"

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