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venerdì 26 ottobre 2012

Psicosomatico?

Questo è diciamo il continuum naturale del post Tachicardia.

Mi stavo chiedendo, perchè noi donne somatizziamo ogni evento brutto della vita?
Io sono schiava di una serie di malesseri fisici dovuti allo stress come appunto il battito del cuore accelerato o ... disturbi intestinali. Per non parlare della mia più grande croce che è la cistite.
Le mie amiche non stanno messe meglio, anzi!
Francesca ha l'orzaiolo che ogni tanto fa capolino, Valeria cistite too, Alessandra ha appena scoperto che oltre ai duemila cazzi che ha forse le è uscito l'herpes. Eva vabbè, c'ha avuto i diverticoli che non sono uno scherzo! E quando si incazza troppo la sua asma le fà brutti scherzi.
E' possibile evitare tutto ciò?
Come si fà a formare il proprio carattere in modo da essere sensibili alle emozioni ma insensibili alle malattie psicosomatiche?

Cioè, ad esempio, è possibile che, se il mio superiore di turno mi dà una scadenza improbabile, come spesso accade, a me non inizi a pompare il cuore a mille?
Se solo qualcuno trovasse un metodo di resistenza contro l'ansia...

Una persona a me molto cara dice che la vita è fatta anche di questo, di piccole ansie e paure, che non può essere un piattume di tranquillità totale, sennò che palle!
Però a me una vacanzetta di due settimane, depressurizzante, in un posto dall'altra parte del mondo, mare sole e cibo, in tranquillità totale... altro che "che palle"!





martedì 2 ottobre 2012

tachicardia

Vorrei solo che smettesse.
Stare tutto il santo giorno col cuore che pompa come se stessi facendo la maratona di primavera... ma perchè?
Ansia.
O forse sana e normalissima voglia di riposare.
Forse, se solo si potesse.

che poi quand'è così mi ci chiudo e mi conto continuamente i battiti. c'è chi sospetta che io sia ipocondriaca. ma non è così. sto male davvero. davvero il mio cuore va strano e ... mi fa pure male il braccio sinistro.

Buzz Lightyear mi fissa da quella cazzo di astronave. Chetteguardi?

e se poi mi viene un infarto, Buzz, la chiami tu l'ambulanza? o forse anche tu stai pensando che esagero? ao, alla mamma di Arianna è venuto un infarto a 24 anni!! quindi può succedere qualsiasi cosa al mio organismo. e io non sono come Peppe che salgo le scale, mi batte il cuore e automaticamente sò cardiopatica!

Vabbè me fumerò una sigaretta, così accelero questo declino fisico.

addio Buzz!

S


giovedì 24 maggio 2012

What?

E insomma c'è questa mia cara amica che è andata da qualche mese a vivere a Londra.
E voi direte, ma lì piove sempre! Anyway...
Lei è specializzata per lo più nell'organizzazione di eventi. Però da quando è a Londra ha cambiato lavoro ed ha iniziato a fare insalate.
Voi direte, insalate? Dagli eventi alle insalate?
Ebbene si. Ma non è tutto. Lei fa le insalate in un posto pieno di ragazzi che vengono da ogni parte del mondo, e si trova molto bene con tutti. Poi, prima di partire per le ferie (una settimana ogni 3 mesi) il suo capo le ha detto che l'hanno promossa a supervisor. Questo vuol dire che guadagnerà di più e la sua vita cambierà ovviamente! Più soldi le faranno comodo, è vero, ma comunque anche prima se la cavava egregiamente, visto che il college statale al quale si è iscritta paga la sua retta per lei, perchè il suo stipendio è basso. Dal college può prendere in affitto 5 film o libri al giorno tutto gratuitamente e se avesse voglia di andare in palestra lo potrebbe fare per 5 pounds al mese. In questo modo lei può lavorare e andare a scuola due sere a settimana senza spendere nulla e potrà imparare molto bene la lingua.
Ah, dimenticavo che quelli per cui lavora le hanno anche accennato che se tutto procede bene la faranno presto manager. Vero, il suo inglese non è fluently, ma le hanno detto che lei ha qualcosa che non si può insegnare o imparare, lei sa stare con le persone, è accogliente, si fa voler bene.
Ovviamente a Londra lei ha un contratto di quelli veri, quelli con ferie e malattia, tredicesima e quattordicesima. Lì è la normalità. E il suo stipendio da supervisor sarà più alto di parecchi stipendi di persone che conosco e che lavorano a Roma.

Ecco questa mia amica ieri mi raccontava la sua storia.

E che ve lo dico affà? Bastano due ore di aereo lontano dal nostro paese per trovare situazioni che a noi italiani sembrano straordinarie, ma molto probabilmente sono ordinarie, normali, basic.
Vuol dire che noi italiani iniziamo ad avere una visione distorta del lavoro? E quindi anche un pò della vita? La mia amica parlava di promozioni.... what?



Think about it.


P.S. A Londra, è vero, il tempo fa schifo, ma... anche sticazzi! :)